lunedì 7 gennaio 2013

Piano Anticrisi per Le Imprese


Lavoro, la Provincia ha varato un vasto piano anticrisi per incentivare l’occupazione e sostenere le imprese 

Podestà: «Nonostante i tagli ai trasferimenti statali, l’Amministrazione ha varato una serie di progetti per contrastare l’emergenza-occupazione»

 Del Nero: «Si tratta di azioni capaci di favorire l'incontro tra il sistema economico e i giovani con percorsi di formazione, riqualificazione e orientamento» 

 Milano, 5 gennaio 2013 – Per “ammortizzare” gli effetti prodotti dalla crisi economica globale, che ha messo a dura prova anche il nostro sistema produttivo, la Provincia di Milano ha pianificato un vasto piano anticrisi al duplice scopo di incentivare l’occupazione e di sostenere le imprese. Azioni capaci non solo di favorire la riqualificazione professionale ma anche di incoraggiare le Pmi a farsi promotrici del rilancio del Milanese. 

Basti pensare al bando «Start up venture», avviato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e il Consorzio camerale per il credito e la finanza: ben 140 mila euro sono stati destinati a supportare le aziende nel loro processo di crescita e di consolidamento. 

Le due fasi del progetto sono, del resto, destinate sia all’inserimento di personale qualificato sia ad agevolare l’accesso a strumenti alternativi di finanziamento, assistenza personalizzata e incontri con potenziali investitori. 

Tra gli interventi tesi ad affiancare i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, sui quali la difficile congiuntura s’è dispiegata con particolare durezza, vanno menzionati «Ricollocami» e «Astro». Il primo, giunto alla seconda edizione, prevede l’inserimento di 540 persone in difficoltà occupazionale (inoccupati da più di sei mesi, soggetti in mobilità, leggi 223/91 e 236/93) in 60 percorsi di formazione della durata complessiva non inferiore a 100 ore. 

In tal senso, un milione di euro è stato messo a disposizione, da Formatemp, per gli interventi formativi; 500mila sono stati, invece, erogati dalla Provincia per gli incentivi alle aziende che assumono o prorogano i contratti. 

Il secondo è rivolto a dirigenti e a unità che non risultano sostenuti dal sistema di protezione sociale. 400mila euro la dotazione finanziaria, garantita dall’Amministrazione e da Aldai-Federmanager, per riconvertire le competenze e le professionalità di circa 80 manager disoccupati da non più di 24 mesi (la pubblicazione bando a metà gennaio). 

Di particolare rilievo pure gli interventi concertati e promossi in collaborazione con la Regione Lombardia per reimpiegare i lavoratori in esubero delle aziende Jabil e Agile. Le risorse (due milioni di euro), provenienti dal Fondo europeo globalizzazione, sono state individuate per ricollocare nel mercato del lavoro 604 professionisti (282 dell’Agile Italia e 322 della Jabil) attraverso la valorizzazione delle abilità e i matching con i fabbisogni professionali della «Grande Milano» con particolare riguardo al settore Ict.

 «Le Istituzioni, nella fattispecie l’Ente che ho l’onore di presiedere, devono profondere il massimo impegno per stimolare la crescita e l’occupazione – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà -. In tal senso, la formazione professionale e le politiche del lavoro costituiscono, insieme con quelle rivolte alle infrastrutture e all’ambiente, le fondamenta sulle quali Palazzo Isimbardi intende proseguire la sua attività amministrativa. 

Tali interventi sono stati concepiti con un notevole sforzo d’investimento che, nonostante i tagli ai trasferimenti statali, abbiamo consapevolmente sostenuto per dare risposte concrete alla legittima richiesta di lavoro dei nostri concittadini». 

«In questi anni di mandato, tutte le nostre azioni sono state indirizzate a supportare i lavoratori in sofferenza occupazionale, ponendo particolare attenzione alle categorie più svantaggiate colpite dagli effetti della crisi – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, Paolo Giovanni Del Nero -. 

Gli interventi di politica attiva si sono mossi in tutte le direzioni a sostegno sia dei lavoratori che delle aziende, favorendo, in particolare, l'incontro tra il sistema economico e i giovani, promuovendo percorsi di formazione, riqualificazione professionale e orientamento, operando sinergie efficaci fra le attitudini della persona e il contesto ambientale, produttivo e normativo di riferimento. 

Molto è stato fatto e molto resta ancora da fare partendo dal presupposto che istruzione, formazione, ricerca, innovazione e valorizzazione delle risorse umane sono indubbiamente elementi fondamentali ai quali il nostro Paese deve puntare».

Nessun commento:

Posta un commento