lunedì 10 settembre 2012

Questa sera Al Carroponte




Lunedì 10 settembre 2012 ore 21.30


LIVE
CHADAL
Un volo musicale tra Italia, Sardegna e Senegal


@
Carroponte
Via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MI)
Parco Archeologico Industriale Ex Breda

Ingresso con offerta libera


Mangia&Bevi
Pizzeria: aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 19.30 alle 24

Ristorante: aperto tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 19.30 alle 23

Griglieria: aperta tutti i giorni dalle 20.30 alle 2

Libreria
Interno 4: aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 19.30 alle 24


E se piove?
Da quest'anno una sezione del sito sarà dedicata alle informazioni utili in caso di pioggia e sarà tenuta in costante aggiornamento (http://www.carroponte.org/IT/Felicitta.aspx): i concerti recuperati nell'adiacente Spazio M.I.L., i concerti differiti, le modalità per eventuali rimborsi.

CHADAL: UN VOLO MUSICALE TRA ITALIA, SARDEGNA E SENEGAL
Un incontro e un dialogo intenso fra due culture: da questa idea è nata Chadal, una produzione sardo-senegalese cresciuta all'interno di un progetto di cooperazione internazionale, divenuta oggi una band stabile. Dopo un anno di collaborazioni, che hanno portato ad una torunée in Sardegna e a Milano nel 2011, alla produzione di un 33 giri e di moltissimo materiale iconografico ed artistico attorno al progetto (in queste settimane è in mostra a Berlino, presso la galleria NGBK, dopo essere stato a Milano, Carbonia, alla Biennale di Venezia e ad Artissima a Torino), il progetto Chadal si appresta ad aprire la nuova stagione 2012. 
Dal lavoro di scambio culturale sulle rispettive tradizioni musicali, dai workshop e naturalmente dalle centinaia di ore di musica suonata è nato infatti un disco di musiche originali che racconta la storia di una contaminazione continua. Il gruppo è composto dalla chitarra etno-jazz di Alberto Balia e da quella afro-blues di Bah Moody, dalle launeddas di Stefano Pinna, dalla kora di Baka Cissokho e dallo xalam di Alioune Ndiaye, dal balafon diSidy Koïta di tradizione sub-sahariana. Ma c'è anche un tratto jazz, dato dal piano di Matteo Scano, concludendo con la sezione ritmico-elettrica di Alassane Cissé al basso, e ancora di Sidy Koïta alla batteria (e allo djembé), che ha fatto sua la lezione del pop-rock senegalese cresciuto dallo Mbalax e giunto sui palchi di tutto il mondo. Il disco, registrato dal 15 al 25 maggio 2011 a Dakar, nello studio di Papis Konaté, con Ouzin Ndoye al banco di regia, è un mélange di tradizione e improvvisazione, in cui si ritrovano sullo stesso brano le voci delle donnesérere, un canto in lingua sarda, la kora, le launeddas, le musiche tradizionali del Sulcis e le armonie lievi disegnate dal balafon. Ma c'è spazio anche per ritmi incalzanti, per ballate romantiche e per canti ancestrali rivisitati non senza ironia. Ma questo non è solo uno spettacolo. È una storia di dialogo fra popoli. Un incontro nel segno dell'arte più pura e immediata, dell'espressione senza barriere. Una musica che, come ilChadal, variopinto uccello migratore (it. gruccione, sardo log. abiolu, sardo camp. marragau), vola dal Senegal verso la Sardegna, pronto a ripetere il viaggio alla stagione successiva.

Nessun commento:

Posta un commento