domenica 14 marzo 2010

Milano Clown Festival-Racconto di una giornata

Cari amici,
qualche tempo fa vi avevo segnalato l'evento Milano Clown Festival che si teneva nei giorni di Carnevale nel quartiere Isola a Milano.
Io ci sono stato perchè mi piace molto partecipare in prima persona agli eventi che vi segnalo. In più era davvero una bella giornata e restare chiusi in casa era proprio un peccato .
Ero carico di aspettattive perchè il mondo circense, soprattutto quello degli artisti e degli acrobati, mi ha sempre affascinato ed entusiasmato; ero convinto che sarebbe stata una giornata indimenticabile perchè i clown e gli artisti di strada non deludono mai, sanno sempre come strappare un sorriso e fare divertire le persone che incontrano sul loro cammino.

Il tutto è iniziato a mezzogiorno in Piazza Duomo dove tra palloncini, coriandoli e bambini mascherati e contenti, ho visto il Pic-Bus, un pulmino che funge da palcoscenico per i Pic (pronto intervento clown) capitanati da Morris.


Il tema del Festival di quest'anno era "Miracolo a Milano" (ispirato al famoso film di De Sica) e forse il miracolo è avvenuto davvero perchè i Pic, come in un sogno, sono riusciti a trasformare una città fredda e razionale come Milano in un luogo nuovo, caldo e accogliente dove tutto è ancora possibile.

Morris, i Pic e gli altri artisti provenienti da tutto il mondo hanno creato un gran miscuglio di voci, di suoni e di spettacoli e la gente era contenta, era coinvolta dall'atmosfera festosa e gioiosa e si faceva abbracciare dai Pic con il naso rosso e il sorriso sulle labbra☺☻.


Il pomeriggio mi sono spostato nel quartiere Isola, in zona Garibaldi, per vedere alcuni spettacoli tra i tanti disseminati in quella zona.

Ho visto lo spettacolo di un giocoliere argentino che faceva dei numeri assurdi con dei palloni da calcio e ho assistito allo show di due personaggi davvero bizzarri ed esilaranti: avevano tutto il corpo, testa compresa, coperto da un vestito elegante e sopra la testa avevano per faccia uno schermo televisivo. La particolarità è che questi schermi trasmettevano dei volti che dialogavano tra loro facendo delle espressioni davvero buffe e divertenti che facevano impazzire tutti i presenti. Li ho fissati e seguiti per un po' di tempo perchè avevano suscitato in me (ma anche a molte altre persone) una forte curiosità; in modo particolare non riuscivo a capire appieno il meccanismo degli schermi che avevano al posto della faccia. Mi chiedevo: ma quelle sullo schermo sono effettivamente le loro facce riprese dall'interno del vestito o i volti sono stati registrati? E in questo caso come facevano a parlare tra loro e a coinvolgere anche la gente intorno? Alla fine ho capito che i dialoghi erano stati precedentemente registrati in quanto molto generici e dopo un po' ripetitivi. La loro bravura sta nell' aver lasciato tra una battuta e l'altra i tempi giusti di reazione del pubblico. Beh che dire, sono stati geniali!!


Se non avete avuto la possibilità di assistere a questo grande spettacolo quest'anno vi invito vivemente ad andarci l'anno prossimo perchè ne vale davvero la pena!


Vi saluto con questa frase pronunciata l'anno scorso da Dario Fo parlando di Milano e del Festival:

"Clown di tutto il mondo unitevi e venite a Milano!
Se c'e' una città che ha bisogno di voi e' proprio questa. Qui bisogna tornare allo sghignazzo, a farsi beffa del re, a burlarsi del potere."


A presto,

Nando

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